A distanza ormai di 6 anni, da quando TheGoodOnes si e’ aperta sul mercato del social marketing, alcune domande sembrano perversare ancora nella cultura di alcune aziende.
Spesso giovani millennial sono responsabili dei kpi aziendali e il loro capo non ha ancora un profilo social. La domanda che sorge spontanea: Perche’ dovrei pagare un’ agenzia?
Se poi l’ azienda crede nella Big Idea piuttosto che in una strategia di contenuto capace di generare interazioni, allora la domanda diventa: Perche’ dovrei pagare un’ agenzia?
Anche quando la strategia e’ sostenuta da forti investimenti media, a discapito di contenuti fortemente creativi la domanda diventa: Perche’ dovrei pagare un’ agenzia?
Se consumer insight significa ascoltare i propri figli e non la propria audience, allora e’ lecito domandarsi: Perche’ dovrei pagare un’ agenzia?
Quando invece l’ aspettativa (disillusa) e’ quella di usare i social media per vendere i propri servizi/prodotti dopo un mese di attivita’: Perche’ dovrei pagare un’ agenzia?
Le gare sono sempre piu’ frequenti, per policy o per avere sul tavolo approcci diversi all’obiettivo aziendale. In questo caso la domanda piu’ frequente e’: Perche’ dovrei pagare un’ agenzia?