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Relazioni personali, giornalismo, intrattenimento televisivo, marketing e comunicazione si intrecciano e si influenzano l’uno con l’altro. La sfida  si chiama Mass Media Socialization.

 

 

Con l’evolversi dei media dobbiamo saper creare nuovi contenuti che possano muoversi su piattaforme diverse; persone e brand interagiscono tra diversi canali per anticipare o estendere la fruizione del contenuto da un singolo mezzo a un processo di andirivieni tra tutti i mezzi e social-connessi .

 

Per il pubblicitario, il giornalista, l’autore, lo scrittore… immergersi nei social network, destrutturare la propria “opera” e lasciarla alla creatività degli utenti non è cosa scontata.

 

Non crediamo nelle bacchette magiche: Killer Application, Killer Campaign, Big Idea. Crediamo in un diverso modo di pensare, creativo, flessibile, immediato, che combina in modo originale elementi e piattaforme, e permette un adattamento che favorisce le risorse individuali; lo stesso contenuto genera una fruizione diversa a seconda del canale prescelto dall’utente che decide cosa e come consumare. Interpretare e riadattare.

 

Non scontato a dirsi, un percorso (inesorabile) a farsi.

 

Un percorso che forse va oltre la definizione di Social Media Marketing, che TheGoodOnes ha già intrapreso assieme ai suoi clienti, che tocca necessariamente nuovi modelli di business  e di sostenibilità economica, che vede carta, web, tablet, smartphone e schermi televisivi convivere di nuove sinergie, supportandosi gli uni con gli altri.