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Questa foto è stata scattata nel 2008 da un paio di brillanti (ormai ex) studenti IED: Fuffi immortala Don su un Ideal Standard con un Mac e un Nokia. Senza indugio la scelgo per la copertina di L’HUB, un magazine che ha raccolto visionariamente molti dei pilastri del social marketing attuale.




Oggi il Rapporto Nilesen 2012 ci dice che quasi un terzo delle persone tra i 18-24 utilizzano i social network dal bagno e che sempre più persone accedono ai social media attraverso tablet e smartphone.

 

Oggi le persone si muovono tra schermi diversi e tra piattaforme diverse. Mentre guardano un programma o una partita alla televisione, contemporaneamente commentano su Twitter. E postano anche su Facebook. E le foto che scattano con Instagram vengono condivise su più piattaforme unendo off-line e on-line in un singolo momento.

 

Il nostro set-up attuale, quello di TheGoodOnes intendo, è quello di comprendere quel momento e in quel momento coinvolgere le persone con le giuste motivazioni. A tempo reale. Specie se in quel momento stanno esplorando un servizio o hanno intenzione di effettuare un acquisto, al di la quindi del puro piacere di fare social networking.

 

A tempo-reale si svolge l’azione dei social media manager a monte però di una strategia piuttosto robusta. Una strategia che contempla più mezzi e punti di contatto e che, al suo meglio, mette in sinergia la parte televisiva (programma o commercial) con quella online. Una strategia da cui nasce una creatività che si muove fluida come l’acqua e si adatta a vari contenitori, per portare i brand dove devono essere.