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Quando la soggettività acquista valore in una dimensione più sociale e allargata, il crossover è il linguaggio che caratterizza quello che facciamo. Incrociare e intersecare elementi diversi in un processo creativo e narrativo originale ci porta a nuovi risultati, spesso inaspettati. Succede nella produzione industriale, nella tecnologia, nella narrazione cinematografica e televisiva, nella musica, nella moda.

 

 

Ascolta, Incrocia, Sorprendi. È il processo creativo che caratterizza il marketing di TheGoodOnes. Troviamo ispirazione dalle conversazioni dei social network, dalla narrazione giornalistica a quella televisiva, scegliamo tra elementi a disposizione di tutti su tutti i media e li rielaboriamo secondo un nostro percorso personale, per riproporre contenuti non più lineari capaci di essere consumati su piattaforme sociali così diverse. Unico pilastro portante è una forte “social proposition” che ci garantisce di comunicare i valori del brand in contesti così fluidi.

 

Per gli utenti dei social network, il crossover può valorizzare il vissuto e il microcosmo individuale. La misura dell’engagement è l’insindacabile metro di giudizio. Quanti più utenti attivi generano altrettante storie, tanto più siamo stati bravi; brand o agenzia.

 

Per i brand, l’integrazione di nuovi percorsi può aprire a nuovi significati di prodotto, a nuove modalità di comunicazione (oltre la vetrina del sito) e a nuovi segmenti di consumatori.

 

Tuttavia crediamo che alcune accortezze debbano essere considerate. La questione spesso verte sull’identità del brand e sulla qualità del prodotto. Il crossover alla fine è una modalità di relazione tra elementi diversi e su media diversi; la percezione di qualità insita nell’identità di brand e di prodotto deve esistere alla base ed essere mantenuta nel tempo e nei luoghi. Nel social marketing di TheGoodOnes pensare e mantenere una forte “social proposition” è essenziale per salvaguardare e comunicare i valori di brand e di prodotto.